SAPERE : L'EVOLUZIONE UMANA (Storia #01)

 


Bentornati nella rubrica “Sapere” e tra i miei appunti! Oggi iniziamo ad aggirarci tra le pagine di Storia, un argomento che ho sempre amato. Partiamo proprio dal principio, vale a dire dal momento in cui si sono evoluti i primi esseri umani.

L’Uomo non è comparso improvvisamente sul pianeta Terra. Il suo aspetto e la sua intelligenza sono il risultato di una evoluzione durata milioni di anni. Il periodo in cui le prime specie umane fecero la loro comparsa viene chiamato Pleistocene.

I primi Uomini dovettero affrontare molti pericoli per poter sopravvivere ed evolversi fino a diventare i fondatori della nostra specie. C'erano animali che volevano mangiarseli, oppure che lottavano per lo stesso cibo e lo stesso territorio. Addirittura, per lungo tempo hanno vissuto a stretto contatto diverse specie di ominidi (così si chiamano gli Uomini antichi), quindi capitava anche che si combattessero tra loro per ottenere spazi e risorse.

Gli ominidi comparvero in Africa e da lì migrarono in tutte le parti del mondo.

Il più antico esempio di ominide che conosciamo è l’Australopithecus afarensis, vissuto più di 3 milioni di anni fa. Aveva ancora un volto scimmiesco ma sembrava capace di camminare eretto sulle zampe posteriori. Il primo scheletro fossile di questo ominide a essere ritrovato apparteneva a una femmina, a cui è stato dato un nome: Lucy. Gli Australopitechi erano in grado di fabbricare qualche attrezzo utilizzando la selce, una pietra molto semplice da lavorare, e il legno. Gli Australopitechi non si accontentavano di usare le cose così com’erano ma cercavano anche di migliorarle per renderle più utili. QManuel mi ha detto che questa abilità con la pietra si sviluppò tanto da diventare la caratteristica principale della successiva evoluzione degli ominidi, chiamata Homo habilis.

Gli ominidi non erano pericolosi quanto gli animali carnivori, non avevano né unghie affilate, né zanne lunghe. Non erano particolarmente forti, né molto veloci. Per sopravvivere, quindi, dovettero imparare a utilizzare e sviluppare qualcos’altro: l’intelligenza. L’Homo habilis, che sapeva fare molte cose in più dell'Australopiteco, con il passare del tempo si trasformò in Homo erectus (parliamo di 1.600.000 anni fa).

L’Homo erectus era un grande cacciatore che camminava dritto e agiva in gruppo come fa un branco di lupi, accerchiando la preda. Aveva la pelle scura, la fronte più alta di quella delle scimmie e il naso meno schiacciato. Poteva raggiungere un’alta statura e il suo cervello era molto più grande di quello dei suoi antenati. Gli Homo erectus vivevano di caccia e di raccolta. Di solito, la caccia era un lavoro maschile mentre la raccolta di erbe e frutta veniva affidata alle donne e ai bambini.

L’Homo erectus fu il nonno dei due Homo da cui noi oggi discendiamo: l’Homo sapiens neanderthalensis, chiamato Uomo di Neanderthal, e l’Homo sapiens, poi evolutosi ancora nel sapiens sapiens. Con gli Uomini di Neanderthal e con i Sapiens Sapiens nacquero l’arte, le prime religioni e i riti di rispetto e ricordo per i morti.

Oggi tutti gli Uomini fanno parte della specie Homo sapiens sapiens. I nostri cugini di Neanderthal si sono estinti circa 35.000 anni fa, lasciando però alcune tracce nel nostro DNA.

Gli ominidi svilupparono sempre più il cervello. Fu l’intelligenza a consentire loro di sopravvivere ed evolversi. La scoperta del fuoco e di tecniche per ricavare attrezzi dal legno e dalla pietra fecero il resto.

Il fuoco consentì all’uomo di scaldarsi e di far luce durante la notte. Le tracce dei primi focolari risalgono a 400 mila anni fa. Alcune fanno pensare, però, che l’uomo avesse imparato ad addomesticare il fuoco già 600 mila anni prima.

Il fuoco scacciava il buio della notte, spaventava i predatori ed era un luogo di ritrovo per parlare della caccia, delle battaglie e raccontare le prime storie.

Gli Uomini sono onnivori. Mangiano di tutto, dai frutti ai vegetali alla carne. Sopravvivere ed evolversi in un territorio pieno di carnivori pericolosi, ha costretto l’Uomo a trovare sistemi per diventare un forte cacciatore. Gli ominidi utilizzavano la selce per ricavarne lame con cui tagliavano la carne e la pelle. Creavano attrezzi per macinare i semi, punte per frecce, lance e raschietti.

Ci avviciniamo così alle prime nozioni sulla nostra preistoria, che affronteremo un’altra volta! Queste sono le informazioni che ho trovato sui testi a mia disposizione, ovviamente vi chiedo di contribuire con un commento se vi fosse qualche errore oppure se nel frattempo vi fosse stata qualche nuova scoperta.

Per il momento, è tutto! Alla prossima!

Commenti